22 gli Stati Colpiti. Intersos è in prima linea per identificare i pozzi infetti e garantire la clorazione dell’acqua per 983 famiglie nello Stato del Borno

 

 

C’è un’epidemia di colera in Nigeria con 22 Stati colpiti. Il 31 agosto 2021 il governo dello Stato del Borno ha dichiarato un focolaio: al 3 settembre i casi erano oltre 660 e i morti 45 morti. Il colera è una malattia mortale causata dall’infezione dell’intestino di solito attraverso l’ingestione di acqua contaminata.

 

“Quattro persone sono morte a Bama. Quando l’epidemia è iniziata abbiamo notato un picco nel numero settimanale di casi di diarrea e diarrea acquosa acuta trattati nelle nostre strutture sanitarie e in quelli identificati durante le attività di promozione dell’igiene porta a porta. Ho visto che le persone che aiutiamo erano preoccupate per l’epidemia, quindi con il team ci siamo impegnati per moltiplicare il nostro contributo per rispondere alla situazione” dice John Aham Nwamuo, che gestisce il progetto di Acqua e Igiene (WASH) di Intersos a Bama, nello stato del Borno. Secondo lui, all’inizio di settembre di quest’anno, i casi erano moderati, ma il numero di quelli sospetti e confermati ha iniziato ad aumentare dalla seconda metà di settembre.

 

Secondo l’OCHA nel settembre 2021 sono stati segnalati più di 2.000 casi di colera e diarrea acquosa acuta, e 76 decessi in 25 aree di governo locale (LGA) degli Stati del Borno, di Adamawa e Yobe (epicentro della crisi umanitaria che dura da 11 anni nel Nord-est della Nigeria) negli ultimi due mesi. I luoghi più colpiti sono quelli più difficili da raggiungere. Le piogge e le inondazioni di quest’anno di agosto e settembre, la pandemia di COVID-19 e la prolungata emergenza umanitaria nello Stato – con il conseguente dissesto di molte strutture idriche e l’insufficienza di interventi medici nelle comunità inaccessibili devastate dalla crisi – hanno contribuito alla diffusione rapida e continua della malattia.

 

L’intervento di Intersos per contrastare il colera

 

Intersos ha agito rapidamente con i partner locali per garantire che più persone possibili avessero accesso all’acqua pulita e sicura e per sensibilizzare sull’importanza dell’igiene personale nella prevenzione del colera. Il governo locale di Bama è una delle aree in cui lavoriamo per garantire soccorso di emergenza nell’assistenza sanitaria e nutrizionale, servizi idrici e igienici, e per fare prevenzione della violenza di genere. “L’aumento esponenziale, nel settembre di quest’anno, del numero di persone che assistiamo nei campi e nelle comunità ospitanti (a Ngomari – dove sono morte 2 persone, e Shettimari) ha presentato un enorme sfida”, ha raccontato John. Bama ha recentemente assistito a un aumento della popolazione a causa di nuovi arrivi e nuovi rimpatriati da altre località.

 

Per affrontare la situazione di emergenza e ridurre il numero di casi nel mese di ottobre, il team WASH di Intersos ha adottato la seguente strategia: identificare i punti d’acqua che hanno mostrato la presenza di batteri nocivi responsabili di malattie che si trasmettono con l’acqua; distribuire 400 bustine di Aquatab (disinfettanti per l’acqua) a 80 famiglie; supportare il personale locale che lavora nel settore dell’acqua e si occupa dei pozzi per clorare l’acqua che viene venduta dai rivenditori alle famiglie; lavorare con i partner locali per fare segnalazioni, tracciare i contagi e disinfettare le case e i quartieri coinvolti; coinvolgere pienamente i leader e i membri di tutte le comunità (all’interno del campo e della comunità ospitante) nel sensibilizzare le persone sull’infezione, la prevenzione e il controllo del colera. “Rispetto a settembre i numeri stanno calando, grazie agli interventi guidati da Intersos in coordinamento con i partner sul territorio”, ha aggiunto John.

 

A Bama garantiamo acqua pulita a più di 5.000 persone

 

Attualmente a Bama siamo l’unica organizzazione in grado di testare campioni di acqua in situ (utilizzando il kit Bacto Vials). Siamo anche la prima organizzazione che ha iniziato ad assicurarsi che le persone bevessero acqua clorata. Al momento circa 5.000 persone (il 75% delle quali sono bambini e donne) in 983 famiglie nella comunità ospitante di Bama bevono acqua potabile ogni giorno, esclusivamente grazie al lavoro di Intersos. A queste si aggiungono oltre 6.500 persone all’interno del campo per sfollati a cui già fornivamo acqua potabile. I leader della comunità hanno espresso gratitudine e ringraziamento nei confronti di Intersos.

 

I nostri interventi a Bama hanno avuto un grande impatto, tuttavia sono necessarie più risorse. A causa di una tempesta sono andate distrutte alcune unità dei pannelli solari di 2 impianti idrici all’interno del campo sfollati. E’ necessario creare e rendere operative unità di trattamento del colera, mettendo in atto un piano d’azione ad hoc per la prevenzione del colera nello Stato. “Dobbiamo estendere il nostro intervento ad altre parti dello stato del Borno dove esiste l’epidemia, anche in alcune aree di Bama come la città di Banki, che registra regolarmente movimenti di persone da e verso la città principale di Bama e altre località, rendendo più facile la diffusione di malattie” conclude John.

 

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