Fronte Est – La vita quotidiana dentro il conflitto

A tre anni dall’inizio del conflitto in Ucraina, la vita quotidiana nel Paese prosegue adattandosi a tutti i limiti, i pericoli e le paure che una guerra comporta. Questo è un podcast itinerante, racconta la situazione attuale di città come Dnipro, Kharkiv e Kherson, tra le più vicine alla linea del fronte, dove milioni di persone, tra cui sfollati, necessitano di aiuti essenziali. Nonostante il pericolo costante, le attività umanitarie di INTERSOS non si sono mai fermate, cercando di rispondere ai bisogni primari della popolazione come cibo, acqua, cure mediche e supporto psicologico. Le sirene, i bunker sotterranei e i checkpoint sono una realtà costante per chi vive in una nazione in guerra.

Il podcast vi condurrà a pochi km dalla linea del fronte, dal nord-est al sud dell’Ucraina

Ep.1 – Il lungo viaggio, poi l’arrivo

Il viaggio per arrivare in Ucraina è un racconto che già di suo richiede uno spazio. I cieli sono chiusi ai voli internazionali dal febbraio 2022, anno di inizio del conflitto, l’unico modo per entrare nel Paese è farlo via terra, con auto o treno partendo da uno degli Stati confinanti, come Moldavia, Polonia, Romania. Inizia così una missione sul campo, seguendo e documentando il lavoro dell’organizzazione umanitaria INTERSOS, che opera in diverse aree del territorio, distanti km e km le une dalle altre e, tutte, condividendo la costante del suono delle sirene anti-aeree e del sali e scendi nei bunker sotterranei.

Ep.2 – A Kharkiv non si dorme

Kharkiv è stata la prima capitale dell’Ucraina, oggi è una delle città più colpite dal conflitto. Situata a 30 chilometri dal fronte, rimane ancora uno dei centri urbani  più importanti del Paese. Mostra i segni della guerra sui palazzi distrutti e sulle strade semi deserte per via di un forte esodo di cittadini. Una città bellissima, cambiata dal conflitto in corso. INTERSOS opera in questa zona, fornendo assistenza psicologica e legale, soprattutto nelle aree rurali circostanti. Spesso tutto questo avviene nei bunker, per garantire la sicurezza delle persone assistite quando fuori c’è un elevato rischio di attacchi aerei o di droni.

Ep.3 – Kherson, lungo il fiume che separa dal fronte

Kherson, una città ucraina a soli tre chilometri dalla linea del fronte, vive una realtà difficile. L’ufficio INTERSOS è all’interno di un bunker per motivi di sicurezza, in una città spettrale dove le strade sono quasi deserte, i negozi chiusi e molte finestre rotte o coperte per proteggersi dalle esplosioni. Nei villaggi rurali circostanti, molti abitanti non hanno lasciato le loro case nonostante i rischi. Queste persone necessitano di supporto materiale, psicologico e legale. Spesso hanno perso documenti importanti a causa dei danni subiti. In un villaggio di mille abitanti occupato dalle forze russe per sette mesi nel 2022, la ricostruzione è lenta. Qui, la squadra umanitaria INTERSOS distribuisce beni di prima necessità e organizza attività con i bambini, i più vulnerabili ai traumi del conflitto. In altri villaggi, l’assenza di elettricità costringe gli abitanti a riunirsi nei pochi centri comunitari ancora agibili, luoghi vitali per chi cerca assistenza e un momento di normalità in una quotidianità segnata dalla guerra.