Tra venerdì e sabato, una serie di attacchi ha devastato il campo di Zamzam, nel Darfur settentrionale, provocando almeno 100 morti, tra cui 20 bambini e nove operatori umanitari.

 

Migliaia di civili sono fuggiti dal campo e molti altri hanno cercato di andarsene ma hanno trovato le strade bloccate. I campi di Zamzam e Abu Shouk ospitano oltre 700.000 sfollati provenienti da tutto il Darfur, che da mesi vivono in condizioni di carestia.  Quest’ultima violenza contro i civili si consuma a pochi giorni dal secondo anniversario della guerra in Sudan, una guerra che non accenna a finire presto e che fa del Sudan la più grande crisi umanitaria del mondo, con 11,5 milioni di sfollati e oltre 600.000 persone che vivono in condizioni di carestia.

INTERSOS continua a fornire assistenza medica e nutrizionale, protezione, ripari e acqua potabile alle popolazioni del Darfur occidentale e centrale e degli stati di Kassala e River Nile, ma la situazione rimane drammatica.

Il livello di violenza e il numero di civili uccisi e sfollati sono allarmanti. Esortiamo tutte le parti in conflitto a porre fine alla violenza dilagante che sta colpendo indiscriminatamente i civili, le strutture mediche e il personale sanitario. In conformità con il diritto internazionale umanitario, l’assistenza umanitaria deve essere incrementata e le organizzazioni umanitarie non devono subire impedimenti nel fornire aiuti vitali.