Grazie all’Unione Europea sosteniamo le famiglie che non riescono a garantire ai propri figli beni essenziali come cibo e acqua, vestiti e materiali scolastici
INTERSOS opera in Siria dal 2019, per aiutare le comunità più vulnerabili colpite dal conflitto. Tra novembre 2021 e marzo 2023, grazie al sostegno dell’Unione Europea, in collaborazione con la Mezzaluna Rossa Araba Siriana (SARC), abbiamo garantito protezione a oltre 40.000 persone nelle comunità di Kernaz, Suruj, Beit Sawa, Zamalka e Modaira nei governatorati di Damasco e Hama.
Dopo 12 anni di conflitto, sfollamenti e crisi economiche, in Siria migliaia di infrastrutture civili sono completamente o parzialmente danneggiate. L’accesso ai servizi essenziali, come la sanità e l’istruzione, è ampiamente limitato o del tutto assente. Le famiglie vulnerabili faticano a soddisfare i bisogni più elementari, come cibo e acqua. Per chi vive fuori dalle città, nelle aree rurali, la situazione è ancora peggiore, poiché le opportunità di lavoro sono sempre meno, in un’economia stagnante. Questo ha spinto molte famiglie a un’estrema vulnerabilità e a situazioni dove i bambini e le donne sono particolarmente esposti a rischi di violazioni. Spesso i minori sono vittime di abuso emotivo, di abbandono o di disagio psicosociale, il tutto esacerbato dall’estrema povertà, dall’essere fuori dalla scuola o dal rischio di abbandonare l’istruzione formale. Nelle comunità che aiutiamo, 2 bambine su 3 e 1 bambino su 3 hanno subito abusi emotivi. I bambini e le bambine mostrano gli stessi segni di disagio psicosociale: comportamento aggressivo, tristezza, paura e isolamento. Per via del bullismo da parte dei coetanei o della violenza (fisica ed emotiva) a scuola e in famiglia. I bambini con disabilità sono particolarmente esposti ai rischi di violazione e molti di loro non frequentano la scuola o sono a rischio di abbandono scolastico.
Come sosteniamo i bambini e le bambine a rischio
Con il sostegno dell’Unione Europea, abbiamo aiutato bambini e bambine attraverso il supporto psicosociale di gruppo e individuale per rafforzare la loro fiducia in sé stessi, per superare traumi e a migliorare il loro benessere psicosociale. Abbiamo aiutato anche Ahmed, un bambino di 8 anni che vive con la sua famiglia ad Al-Shiha (Hama rurale), da dove sono stati sfollati a causa dei combattimenti nel 2014 e dove sono tornati 7 anni dopo. Hanno perso quasi tutto durante lo sfollamento e la famiglia si trova ora ad affrontare una povertà estrema. Ahmed soffre di atrofia alla mano dalla nascita. Per questo motivo, il più delle volte è vittima di bullismo e abusi emotivi a scuola e nel quartiere. Questi abusi e i traumi del passato hanno influito molto sul suo benessere psicofisico, causando difficoltà a mangiare, mancanza di fiducia in sé stesso, timidezza e rapporti difficili con i coetanei e la famiglia. Ahmed otteneva buoni voti a scuola, ma aveva paura di partecipare alle discussioni in classe. Sua madre lo ha portato alle attività di INTERSOS e pian piano l’équipe di protezione è riuscita a convincerlo a partecipare al programma di resilienza del gruppo di sostegno psicosociale. Allo stesso tempo, abbiamo sostenuto sua madre, aiutandola ad allentare la pressione derivante dell’eccessiva paura per il figlio, e a rafforzare la sua capacità di sostenere il bambino e incoraggiarlo, aumentare la fiducia in sé stesso. All’inizio Ahmed era sempre silenzioso durante le sessioni, era timido e non condivideva le sue opinioni, ma col tempo ha iniziato a mostrare un certo interesse a partecipare e a impegnarsi nel gruppo, trovando il coraggio di esprimersi.
La madre, contenta, ha notato il cambiamento nel suo comportamento a casa e nel rapporto con gli amici e la famiglia, soprattutto con i fratelli. Inoltre, ha dichiarato di sentirsi molto meglio dopo la consulenza individuale ricevuta, che l’ha aiutata a sostenere suo figlio. “Mio figlio ora mangia bene e gioca con i fratelli e gli amici come qualsiasi altro bambino. Non ho mai visto mio figlio così felice e rilassato”, ha detto. Alla luce delle condizioni di estrema povertà in cui versa la famiglia e per motivare Ahmed a continuare a studiare, abbiamo consegnato al bambino vestiti nuovi per andare a scuola e un kit didattico. Come Ahmed, INTERSOS ha sostenuto più di 30.000 bambini e bambine in Siria con attività ricreative, attraverso il sostegno psicosociale di gruppo e la gestione individuale dei casi, fornendo ai bambini più vulnerabili kit per l’istruzione, kit per l’igiene, vestiti e promuovendo il loro benessere generale e il loro diritto di essere bambini.