Colombia

2019
Primo intervento nel Paese

8.800
Persone raggiunte

4
Progetti

615.642€
Budget attività
Contesto
Nonostante la firma dell’Accordo di pace tra il governo colombiano e le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia nel 2016, la nazione continua ad affrontare una complessa crisi politica interna. Nel 2023, il Paese ha visto un’escalation dei conflitti tra gruppi armati, che hanno provocato un aumento del numero di sfollati.
La Colombia ospita circa 2,9 milioni di rifugiati e migranti, che riscontrano difficoltà a procurarsi il cibo, un alloggio, opportunità di impiego e ad accedere all’assistenza abitativa. Solo nel 2023, quasi 250.000 colombiani sono sfollati all’interno del Paese.
La Colombia, inoltre, è soggetta a frequenti calamità naturali. La stagione delle piogge, infatti, spesso provoca lo straripamento dei fiumi.
L’intervento di INTERSOS
Nel 2023, l’intervento di INTERSOS si è concentrato sul garantire l’accesso immediato ai servizi di protezione e di assistenza sanitaria primaria per le persone colpite dalla crisi, sia migranti che cittadini colombiani, principalmente nel Norte de Santander.
In particolare, il nostro team ha offerto consultazioni mediche generali e consultazioni sulla salute sessuale e riproduttiva per le donne in gravidanza e in fase di allattamento (ecografie, screening dell’anemia, test rapidi delle urine e HIV/sifilide). Inoltre, abbiamo offerto servizi di protezione, tra cui case management, assistenza legale e psicologica. Abbiamo offerto sostegno economico a persone particolarmente vulnerabili per accedere a servizi sanitari non gratuiti. Le équipe di protezione in Colombia e Venezuela hanno lavorato a stretto contatto per tutto l’anno, riuscendo a effettuare trasferimenti binazionali di casi particolarmente vulnerabili, soprattutto minori privi di documenti, tra lo stato di Arauca in Colombia e lo stato di Apure in Venezuela.
Tutte le attività sono state svolte attraverso una modalità operativa diretta e mobile, per raggiungere comunità e individui in aree di difficile accesso, sottoservite, trascurate ed emarginate. Le équipe mobili sono composte da un medico, una ginecologa o ostetrica, un’infermiera e un assistente infermieristico, un case manager, un avvocato e uno psicologo. Le nostre équipe hanno lavorato anche sulle misure preventive attraverso sessioni di sensibilizzazione sull’assistenza sessuale e riproduttiva, sulla violenza di genere e sui rischi legati alla protezione dell’infanzia.