Camerun

2015
Primo intervento nel Paese

387.900
Persone raggiunte

14
Progetti

2.131.873€
Budget speso
L’intervento di INTERSOS
Nel 2022, l’intervento di INTERSOS si è focalizzato su attività di protection monitoring, con l’obiettivo di mappare e rispondere ai rischi e ai bisogni di protezione della popolazione. Il nostro staff ha continuato a sostenere persone sopravvissute alla violenza di genere e i minori a rischio di abusi e separazioni familiari. In quest’ottica, supportiamo le persone vulnerabili nell’acquisizione di documenti civili, conduciamo sessioni di sensibilizzazione e distribuiamo dignity kit per donne e ragazze.
Oltre all’instabilità interna, che ha causato centinaia di migliaia di sfollati, gli shock regionali legati alla crisi del Lago Ciad e la crisi umanitaria nella Repubblica Centrafricana hanno reso prioritarie le esigenze di protezione nel Paese. Solo nel 2022, 325.000 centrafricani hanno cercato protezione in Camerun. INTERSOS garantisce assistenza legale e azioni per facilitare l’integrazione tra persone richiedenti asilo, rifugiate, sfollati interni e la popolazione camerunese.
Lo scorso anno, INTERSOS si è concentrata sul consolidamento delle attività di sostegno alla produzione agricola e all’allevamento attraverso la distribuzione di sementi e attrezzi agricoli, indispensabili alla popolazione per rafforzare la propria autonomia e resilienza di fronte alla crescente insicurezza alimentare. Sia nell’Estremo Nord che nel Sud e nel Nord-ovest del Paese abbiamo distribuito cibo e offerto assistenza economica per l’acquisto di cibo, dove possibile.
Nella regione Sud-occidentale, grazie ad un progetto sulla salute mentale, abbiamo garantito supporto psicologico e psicosociale alle popolazioni vulnerabili colpite dalla crisi. Le attività comprendono sensibilizzazione e la segnalazione di casi di salute mentale, garantendo la loro presa in carico sanitaria e il supporto alle condizioni di vita attraverso programmi di assistenza economica.
In tre dipartimenti dell’Estremo Nord (Mayo Sava, Mayo Tsanaga et Logone et Chari) le attività per migliorare la sicurezza alimentare attraverso la distribuzione di sementi e attrezzi agricoli sono state integrate dalla lotta contro la diffusione di malattie trasmesse dall’acqua attraverso la costruzione e il ripristino di pozzi. A causa del limitato accesso all’acqua potabile e dell’inadeguatezza delle strutture infatti, il Camerun è uno dei Paesi dell’Africa occidentale e centrale in cui si verificano ricorrenti epidemie di colera.
SETTORI DI INTERVENTO
Contesto
Nel Nord-ovest e nel Sud-ovest del Camerun, le tensioni politiche tra separatisti anglofoni e forze armate governative si sono trasformate in veri e propri scontri. 4,7 milioni di persone, di cui oltre due milioni di minori, hanno avuto bisogno di assistenza umanitaria nel 2022. Il conflitto ha spinto oltre 366.000 persone ad abbandonare le proprie case e in quasi 80.000 hanno cercato rifugio nella vicina Nigeria.
Gli attacchi contro i civili, compresi studenti e studentesse, e contro i servizi di base come scuole e ospedali, espongono la popolazione a violenze e gravi rischi di violazione dei diritti umani, come matrimoni precoci e forzati, sfruttamento e abusi sessuali, traffico e violenza di genere.
L’instabilità e gli eventi climatici estremi hanno contribuito al deterioramento della sicurezza alimentare, che ha colpito 2,4 milioni di persone nel 2022.
La regione dell’Estremo Nord, coinvolta nel conflitto armato esteso ai Paesi confinanti nella regione del lago Ciad, è soggetta a eventi climatici come siccità, inondazioni ed epidemie di colera, morbillo e vaiolo.