Fatema, madre di sette figli in Afghanistan, ha affrontato difficoltà e tragedie nel dare alla luce i suoi bambini a casa. In uno dei centri sanitari di INTERSOS, ha trovato un rifugio sicuro dove partorire i suoi gemelli, ricevendo l’assistenza medica di cui ha bisogno.

 

A 33 anni, Fatema, madre di sette figli, vive nel distretto di Zherai, a Kandahar. Per anni ha partorito in casa, preoccupata per la sua sicurezza e quella dei suoi bambini. Quella di rivolgersi a INTERSOS per la nascita dei suoi gemelli, è stata una scelta coraggiosa e piena di speranza.

L’Afghanistan, che conta circa 38 milioni di abitanti, ha una parte significativa della sua popolazione che vive in aree remote, culturalmente diverse e difficili da raggiungere. Questa parte del Paese è sempre più vulnerabile e bisognosa di aiuti umanitari, in particolare nei settori della salute e della nutrizione. Attualmente, oltre 18 milioni di persone hanno bisogno di assistenza per sopravvivere, mentre i conflitti e l’insicurezza hanno causato lo sfollamento di oltre 3,5 milioni di persone.

Fatema, con i suoi sette figli, vive in una casa tradizionale insieme ai suoceri, il che rende la sua famiglia ancora più numerosa: nove persone che, insieme, cercano di sopravvivere. Suo marito lavora come bracciante giornaliero, spesso esce all’alba e torna a tarda notte, la maggior parte dei giorni a mani vuote perché non è riuscito a trovare lavoro. “È fuori tutto il giorno e spesso torna a casa senza niente”, dice con la voce tinta di preoccupazione.

In passato, Fatema ha partorito i suoi figli in casa,  in condizioni non confortevoli e con il pericolo che si nascondeva dietro ogni angolo.

 

“Ho perso uno dei miei bambini durante il parto perché non avevamo quello che ci serviva a casa. Aveva bisogno di ossigeno subito dopo la nascita, ma non c’era modo di aiutarlo”, ha spiegato, con gli occhi pieni di lacrime mentre i ricordi riaffioravano.

 

Fatema affronta condizioni economiche difficili e, mentre racconta la sua storia, la sua voce trema, tradendo un misto di tristezza e dolore. Una piccola scintilla di speranza emerge però mentre descrive il suo viaggio verso la struttura sanitaria di INTERSOS, distante 50 minuti in auto. “Questo posto è un rifugio sicuro per la nostra gente. È una benedizione“, dice, con un debole sorriso.

Un vicino le aveva parlato di INTERSOS e lei ha preso la coraggiosa decisione di partorire i suoi gemelli lì, cercando le cure che sapeva li avrebbero protetti. Sentimenti di attesa e nervosismo si combinano, mentre si stringe la pancia, sentendo i movimenti dei suoi bambini non ancora nati. Fatema sa che, nel centro di INTERSOS, lei e i suoi bambini riceveranno finalmente le cure e il sostegno di cui hanno disperatamente bisogno. In un mondo pieno di incertezze, si aggrappa alla speranza: speranza per i suoi figli, per la loro salute e per un futuro migliore.

Il team medico di INTERSOS, composto da personale dedicato, visita le famiglie, offre consulenze e prescrive farmaci quando necessario. I servizi di assistenza al parto in queste strutture sanitarie sono attivi 24 ore su 24, sette giorni su sette. Questa assistenza continua offre tranquillità alle famiglie che sanno di poter contare su un aiuto in qualsiasi momento.

Inoltre, le strutture sanitarie offrono servizi post-parto, dove le famiglie imparano competenze essenziali come l’allattamento al seno e ricevono un calendario per le vaccinazioni dei loro figli. Dopo aver lasciato la struttura, le madri ricevono kit per il post-parto e per la cura dei loro neonati.

In molte delle aree remote dell’Afghanistan, la mancanza di accesso alle strutture sanitarie, combinata con convinzioni culturali e la mancanza di conoscenza, ha portato a strazianti tragedie per le famiglie durante la gravidanza, il parto e nei primi giorni di vita di un bambino. Tuttavia, queste strutture sanitarie non solo forniscono servizi medici essenziali, ma contribuiscono anche a cambiare i comportamenti, a costruire la fiducia e a insegnare alle comunità l’importanza di prendersi cura della propria salute e del benessere dei propri cari.

Con il sostegno e il finanziamento della Dutch Relief Alliance (DRA) / Stichting Vluchteling (SV), INTERSOS ha attrezzato molte strutture sanitarie in aree remote e difficili da raggiungere dell’Afghanistan. Queste strutture sono diventate un rifugio sicuro per molti afghani, soprattutto per donne come Fatema, che cercano rassicurazione e assistenza durante uno dei momenti più delicati della loro vita. L’impatto della collaborazione tra INTERSOS e la Dutch Relief Alliance (DRA) / Stichting Vluchteling (SV) è ora visibile in molti distretti dell’Afghanistan meridionale, con un numero sempre maggiore di persone in fila per accedere i servizi.